Impianti condizionamento

Installazione impianti di condizionamento a Trieste

Per la storicità famigliare ed affidabilità professionale maturata nel tempo, nell’ambito dell’impiantistica tecnologica , riusciamo a soddisfare ogni richiesta anche nell’ambito dell’installazione e della manutenzione di impianti di condizionamento.
Dedichiamo il tempo necessario, dopo un sopraluogo, per valutare e consigliare la migliore soluzione, in riferimento alla disposizione degli spazi e delle vostre esigenze. Forniamo ed installiamo i climatizzatori delle migliori marche: Daikin, Mitsubishi, Panasonic, Toshiba, Samsung, ecc.
Inoltre possiamo garantire una successiva, se necessaria, manutenzione e di svolgere il nostro lavoro nella massima sicurezza, rispettando la vostra privacy. L’azienda come obbligatorio per legge è certificata e il suo personale che si occupa dell’installazione e dotato di patentino obbligatorio per maneggiare gli FGAS .

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Il caldo si fa insopportabile, la notte non riesci a dormire, di giorno in ufficio diventa difficile lavorare. Qual è uno dei modi con cui difendersi? Sicuramente con l’installazione di un impianto di aria condizionata.
L’impianto di aria condizionata o macchina termica si installa in case o uffici e ha la doppia funzione di deumidificare o raffrescare l’aria regolandone la temperatura. 

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Bonus condizionatori

Cos’è il bonus condizionatori?

La detrazione sui condizionatori fa parte delle svariate agevolazioni fiscali previste dalla legge di bilancio 2019, per incentivare l’economia e aiutare le famiglie negli acquisti di elettrodomestici che migliorano l’efficienza energetica e mobili per la casa. Il bonus condizionatori in effetti è una detrazione che riguarda l’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) e varia a seconda dei casi dal 50 al 65%. Il rimborso verrà suddiviso in 10 rate annuali sia che l’acquisto rientri nel bonus mobili sia nel caso dell’Ecobonus. Vediamo più nello specifico quali sono i requisiti per beneficiare di questo incentivo.

Usufruire degli incentivi

Chi può usufruire degli incentivi ?

Possono avere delle detrazioni fiscali sui condizionatori tutti i contribuenti che sostengono la riqualificazione energetica, sia che si tratti di una ristrutturazione vera e propria che non. È possibile usufruire del bonus mobili nel caso in cui l’acquisto del condizionatore nuovo avvenga a seguito di una ristrutturazione edile; la detrazione prevista è pari al 50% se l’impianto è a pompa di calore e mira al risparmio energetico, in più è possibile ottenere una riduzione dell’IVA al 10% se si tratta di unità immobiliari residenziali o condomini.

Se non vengono effettuati lavori di ristrutturazione si può comunque usufruire di incentivi fiscali grazie all’Ecobonus, che riguarda non solo le abitazioni, ma anche gli uffici, i negozi e attività commerciali in generale. La possibilità di accedervi scatta se si vuole sostituire per intero o parzialmente l’impianto termico vecchio con un nuovo impianto a pompa di calore e ad alta efficienza energetica. Con questo bonus è possibile detrarre il 65% delle spese totali sostenute. Il limite massimo a cui ammonta la detrazione è di 30.000 euro per unità immobiliare.

Documentazione e requisiti necessari

Per accedere al bonus, oltre ai requisiti elencati prima, ce ne sono altri che riguardano la documentazione e l’immobile. Il primo è inerente al pagamento, che deve essere tracciabile ed effettuato tramite fattura e la ricevuta del bonifico postale o bancario deve necessariamente riportare i seguenti dati:

• Causale;
• Codice fiscale dell’acquirente;
• Partita IVA o codice fiscale e intestazione del rivenditore.

Per quanto riguarda i requisiti dell’immobile, esso deve essere “esistente”, cioè accatastato o con richiesta di accatastamento in corso, dotato di un impianto termico e in regola con il pagamento dei tributi. Tutta la documentazione richiesta dovrà essere allegata nella dichiarazione dei redditi al Modello Unico o al 730 e si potrà usufruire dell’agevolazione divisa in dieci quote annuali a partire dall’anno successivo.

Queste agevolazioni sono veramente ottime per chi vuole installare un climatizzatore nuovo senza però incidere troppo sull’economia famigliare. 
  • Informazioni utili

    L’impianto è costituito da un’unità interna, lo split, che viene fissato alla parete, a soffitto o nel controsoffitto, e da un’unità esterna, che viene posizionata all’esterno dell’edificio. Le due unità sono collegate da condutture che permettono lo scambio del gas, lo scarico della condensa, il funzionamento della refrigerazione. Ne consegue che l’installazione comporta alcune piccole opere murarie quali i fori per collegare la parte esterna, la posa delle connessioni di collegamento e uno scarico per la condensa che viene creata dalla differenza di temperatura.

    Affidandosi a tecnici specializzati e certificati ci si assicura un lavoro a regola d’arte, la garanzia in caso di malfunzionamenti, la possibilità di usufruire della detrazione fiscale e le opere murarie necessarie senza che vi siano danni. Inoltre i tecnici qualificati sono gli unici in possesso della certificazione F-gas per i gas fluorurati che sono all’interno dell’impianto.

    L’ unità interna funziona autonomamente e viene fornita di telecomando con cui si può accendere o spegnere, decidere la funzione deumidificazione o climatizzazione, regolare la temperatura e la velocità di emissione dell’aria, attivare la funzione “swing”: quella che permette lo spostamento dell’aria grazie al movimento delle alette dello split.

    Per rinfrescare correttamente un appartamento di normali dimensioni (90/100 metri quadrati) bisogna collocare almeno uno split per la zona notte e uno per la zona giorno. Ogni split andrà dimensionato in base alla potenza necessaria.

    Nulla toglie che si possa installare uno split in ogni stanza ma di potenza inferiore, con il vantaggio di una regolazione personalizzata ambiente per ambiente. Consigliato negli uffici e negli alberghi, dove le esigenze diverse. Un’unità esterna può servire più split interni (fino a 3 circa) e con un certo limite di potenza, dopodiché si dovrà passare a una seconda unità. E’ più salutare ed appropriato che non ci sia un’enorme escursione termica fra l’esterno e l’interno ma che la temperatura dell’aria interna venga impostata soltanto di qualche grado in meno rispetto a quella esterna. Questo permette di non consumare inutile energia elettrica, e di sopportare meglio il caldo una volta usciti all’aria aperta. 

    La manutenzione dello split richiede soltanto la pulizia periodica dei filtri, peraltro facile da eseguire. In caso di installazione nel controsoffitto bisogna far attenzione alla piena accessibilità degli stessi.

    La macchina esterna si può posizionare sul balcone, sulla terrazza oppure a parete, avendo cura che abbia successivo spazio attorno a sé per una corretta aerazione e che sia riparata il più possibile dal sole.

     

    In caso di più unità abitative l’amministrazione condominiale individua un’unica zona in cui tutte le macchine esterne degli appartamenti vanno fissate, sia per motivi estetici che funzionali, visto che le tubazioni partono da un unico punto per andare a servire tutti gli appartamenti in base al regolamento condominiale.

     

    Per i costi di degli impianti di aria condizionata, i prezzi variano in base alla potenza installata, al numero degli split interni richiesti, al dimensionamento della macchina esterna e alla marca richiesta e l’installazione delle tubazioni. Nel caso in cui i passaggi sono già stati realizzati in fase di costruzione, basta installare le macchine e collegarle.

    Se invece tutto l’impianto di collegamento è da realizzare, necessiterà di opere murarie, canaline di passaggio e relativi fori nei muri.


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